22.4.13

Matteo Renzi: por um novo Partido Democrático

"CAMBIARE il Partito Democratico per cambiare l'Italia". Il giorno dopo l'elezione di Giorgio Napolitano e le dimissioni in blocco del gruppo dirigente del Pd, Matteo Renzi lancia la sua sfida. È pronto a candidare il suo progetto a favore di un "nuovo riformismo ". Vuole un partito rinnovato, capace di interpretare il Paese e che non si paralizzi nella difesa delle "sue correnti". Il sindaco di Firenze sprona i democratici ad accettare la sfida di un "infingardo" come Beppe Grillo dettando l'agenda del governo che sta per nascere. "Mettiamoci la faccia anche con un nostro premier" ma indicando le priorità a cominciare dall'emergenza lavoro e senza aver paura del popolo del web. Un esecutivo che duri non più di un anno per poi tornare al voto con una nuova legge elettorale e dopo aver approvato un pacchetto di provvedimenti che diano una boccata d'ossigeno ai cittadini. E magari dopo aver introdotto l'elezione diretta del capo dello Stato. "A questo punto il Pd è in un angolo. O ne esce oppure salta in aria". Nell'intervista il sindaco di Firenze sositiene che bisogna abolire il finanziamento pubblico ai partiti, ma anche che la vera trasparenza non è lo streming, ma rendicontare la spesa. E sapere cosa ci fa Grillo in Costa Rica. Il governo, continua Renzi, deve durare il meno possibile, e deve guidarlo "qualcuno che appartenga al nostro mondo". Poi l'apertura al presidenzialismo, l'attivismo di Barca ("Ci vedremo, anche se non ho ancora ben capito qual è il suo progetto") e la proposta di cambiare il Porcellum introducendo per le politiche la legge elettorale con cui oggi si eleggono i sindaci: "Si sa chi vince, funziona".

Nenhum comentário: